Con questo post inauguro ufficialmente la sezione "Ristoranti a Cagliari", si perchè ogni volta girando per i vari blog, trovo sempre recensioni di ristoranti "nel continente" dove non mi capiterà mai di andare
vista la penuria costante di pecunia. Cosi ho deciso di recensire locali di Cagliari cosi almeno le 4/5 persone che mi leggono sanno cosa aspettarsi!
Il primo della lista è il "
NEXT DOOR" in Viale Regina Margherita, 14 a Cagliari, ristorante del cuoco Luigi Pomata apparso svariate volte alla prova del cuoco. Il locale è molto carino, moderno, arredato in maniera essenziale , presenta all'ingresso una specie di sushi bar al di là del quale lavorano (o forse è meglio dire lavoravano?) una coppia di giapponesi molto rassicuranti, nel senso che occupandosi loro della preparazione del sushi , la qualità è più e meno assicurata.
Ci sono andata qualche tempo fa, allora presi il sushi come antipasto e poi un secondo scelto invece dalla lista dei piatti del giorno. Il sushi in quell'occasione era stato davvero squisito (merito dei due giapponesi?) , ma il secondo già mi lasciò abbastanza indifferente : si trattava di un altisonante
tonno in crosta di pistacchi con belga caramellata poi rivelatosi un banalissimo filetto di tonno con una spolverata di granella di pistacchi senza alcun sapore (altro che crosta!) accompagnato da 2 foglie di belga effettivamente caramellata.
Buono invece il tortino al cioccolato dal cuore morbido che ormai dilaga (lo fanno tutti) accompagnato da lamelle di mandorle tostate e una pallina di gelato alla panna.
Ebbene tutto questo per dirvi che come vuole la grande tradizione cagliaritana, la seconda volta ho avuto una cocente delusione anche perchè memore dell'ottimo sushi, ci sono riandata in occasione del mio compleanno con l'idea di prendere solo quello anche perchè altri ristoranti dove fanno sushi a cagliari non ce n'è. La delusione inizia subito all'ingresso quando noto che dietro al sushi bar al posto dei piccoli giapponesi, troneggia un ragazzone di indubbia provenienza nostrana...mah...ho pensato, magari gli hanno insegnato l'arte...
Ci sediamo in un tavolo e immediatamente ci portano il menù: non ho dubbi, ordino subito un sushi che prevedeva
3 rolls e 3 nigiri, mentre il Martirio ordina una più regionale
Fregola con i frutti di mare. Il servizio non c'è che dire è velocissimo, anche perchè essendo sabato sera i camerieri tendono a pressare (cosa che io non sopporto assolutamente) perchè possano subito riciclare il tavolo per altri coperti (cioè altro guadagno). Arriva quindi il tanto sospirato sushi e subito vedo che nigiri non ce ne sono, ma ci sono solo rolls e vabbè mi dico, mi abbufferò di rolls! Ma da una più attenta analisi del piatto mi rendo conto che i rolls che contengono effetivamente pesce crudo , come vuole la sacrosanta tradizione giapponese, sono due o tre, mentre gli altri contengono cose veramente abbominevoli, come ad esempio, tonno e maionese (orrore!!!) , baccalà (straorrore!!!) , musciame di tonno (orrorissimo!!!). Alla mia domanda "cos'è questo" riferendomi al musciame di tonno ( che per me poteva tranquillamente essere una scatoletta, aveva lo stesso aspetto), il cameriere mi dice con grande enfasi "ma è musciame di tonno!!" come se i giapponesi da secoli infilassero il musciame di tonno, per altro cotto, nel sushi!
La fregola del Martirio era buona ma molto poca,
la fonduta di ciccolato con ragout di frutta che ho preso per dolce consisteva in una ciotola di cioccolato fuso con dentro un mirtillo e un lampone galleggiante , niente di più lontano dall'idea di fonduta di cioccolato che avevo io : fornelletto con candela sotto che scalda il cioccolato e frutta a pezzi da intingere golosamente ....
In definitiva una grandissima delusione costataci 25 euro a testa (abbiamo preso 2 bicchieri di vino e non la bottiglia intera, tanto alla fine non la beviamo) con l'aggravante dei camerieri ronzanti!